Skip to main content

Introduzione alla Danza del Ventre

Danza del ventre come cultura mediterranea

CIMBALI E PERCUSSIONI DAL VIVOLa danza del ventre ha origini sacre e nasce come culto alla Dea Madre, alla parte femminile della divinità. Viene danzata dalle donne in epoca arcaica nei riti di fecondità e prosperità e mima con le sue movenze la rotazione e la rivoluzione terrestre e persino la precessione lunisolare. Si è sviluppata in medioriente, ma non è patrimonio del medioriente, bensì dell’umanità intera. Infatti, in diverse parti del globo si ritrovano reperti archeologici come raffigurazioni pittoriche e statuette che rappresentano donne e/o gruppi di donne che praticano la danza del ventre. La stessa cosa accade del resto per altre discipline tradizionali quali per esempio lo yoga o le arti marziali che si ritengono comunemente originarie dell’India, della Cina e del Giappone, ma che in realtà hanno solo trovato le condizioni favorevoli in tali Paesi per potersi sviluppare, e nascono invece dall’esperienza di tutta l’umanità a tutte le latitudini. Riferire la danza del ventre alla sola cultura mediterranea è quindi abbastanza limitativo. Anche nelle danze cosiddette moderne originarie di vari Paesi, pur lontani tra loro, si ritrovano tecniche simili a quelle della danza del ventre, come per ricordarci che le tradizioni dei diversi popoli hanno tutte un denominatore comune che non cambia da cultura a cultura.

Perché la danza del ventre

lamma badaMi sono avvicinata alla danza mediorientale dopo averla vista fare ed esserne rimasta
affascinata. E’ una danza che esalta la femminilità in maniera sensuale e mai volgare, stimola la sorellanza tra donne perché non cercala diva o la prima ballerina, ma ha lo scopo di far emergere ciò che ognuna ha dentro di sé.
Ogni donna è diversa dall’altra e in maniera diversa danza, ma proprio attraverso a scoperta della propria individualità, unicità e irripetibilità ritrova l’unione con le altre donne per diventare maestra una dell’altra.
Questo è lo spirito magico della danza del ventre che viene mantenuto però solo se essa viene trasmessa in un certo modo: un cattivo musicista da sempre allo strumento la colpa della sua disarmonia. Certamente se se ne perde lo spirito originale, anche la danza del ventre, così ricca e profonda, può diventare un semplice spettacolo di varietà, che può comunque essere piacevole per chi volesse limitarsi a questo.

 

Importanza non solo fisica della danza del ventre

La danza del ventre è una danza semplice e spontanea che ogni donna può praticare a qualsiasi età ed è basata sul rilassamento e su una gestualità naturale. Anche la musica che la accompagna non è una musica ricercata: quasi tutta è in 4 tempi o in suoi multipli e sottomultipli con le percussioni che assumono un’importanza rilevante.
Sia il numero 4 che le percussioni hanno una grande valenza simbolica che, danzando, viene espressa. Il 4 corrisponde ai 4 elementi della materia, ai 4 evangelisti, ai 4 punti cardinali, ai 4 segni fissi dello zodiaco e via dicendo, nonché alle 4 parti che, schematicamente, rappresentano la manifestazione e, quindi, anche l’essere umano: corpo, emozione, mente e spirito.

A livello fisico impariamo ad usare il nostro corpo, a conoscerlo e a goderne, a curarlo senza esserne schiavi, a sentirci a nostro agio nella nostra pelle. Scopriamo la gioia di un corpo sano e vitale, elastico, attraente al di là dei canoni estetici correnti e variabili. Impariamo a usare lo spazio intorno a noi, impariamo la forza dello sguardo e la grazia delle mani, la compostezza del gesto nella sua fluidità e semplicità.

A livello emotivo/energetico: un corpo sano è legato al fluire armonioso dell’energia che lo rende vitale. Attraverso i movimenti della colonna vertebrale e del bacino si ha un effetto simile a quello dello yoga nell’attivazione dei chakra e nel risveglio di kundalini. Questa energia che si sprigiona in noi ci consente progressivamente di padroneggiare le nostre emozioni senza reprimerle e, quindi, di viverle pienamente. La nostra vita è nelle nostre mani e ne diventiamo consapevoli e capaci di dirigerla, imparando a essere sincere con noi stesse come sincero è il nostro corpo danzante nella sua spontaneità. Impariamo a non perseguire ciò che non ci corrisponde solo perché è di moda o perché qualcun altro lo pretende. Impariamo ad essere noi stesse sul piano emotivo come sul piano fisico.

A livello mentale: i 4 piani non sono separati tra loro, agendo su uno si agisce anche sugli altri. La cosa interessante è averne la consapevolezza. Se il nostro corpo cambia, cambiano anche le nostre emozioni e i nostri pensieri. Il cambiamento può partire anche dal pensiero o dalle emozioni, ma, forse, partire dal corpo fisico da risultati più immediati perché esso è la parte più tangibile di noi. Ma lavorare sul piano mentale vuol dire anche conoscere ciò che stiamo facendo. La danza del ventre racchiude delle conoscenze tradizionali che l’essere umano si tramanda dai tempi dei tempi, da Maestro a Discepolo e la danzatrice rivela, nei suoi gesti, dei grandi misteri a chi li sa vedere, così come un simbolo li rivela a chi lo sa interpretare. Parlo di numerologia, astrologia, astronomia, mitologia, simbolismo…..ma questi argomenti richiederebbero più spazio per essere trattati e meglio sarebbe oralmente.

A livello spirituale è evidente che l’armonia tra i nostri piani fisico, emotivo e mentale, non può far altro che aprire dei canali che portano il nostro essere verso l’elevazione, verso un contatto con la nostra parte più sacra e alla capacità, quindi, di riconoscere il sacro intorno a noi. La danza del ventre si trasforma in una meditazione in movimento, in una preghiera che non è una richiesta per l’ottenimento di qualcosa, ma un ringraziamento per la ricchezza della vita.

Marina Nour